Demetrio Mafrica
Nasce a Senin, oggi frazione del comune di Saint Christophe (Aosta), allora accorpato al capoluogo regionale, il 23 ottobre 1943. Il padre Pietro è arrivato ad Aosta nel 1938, al seguito del fratello Giuseppe e di altri parenti, che si erano insediati in Valle mentre l’attraversavano per raggiungere clandestinamente la Francia in cerca di lavoro. Dal suo matrimonio con Vittoria Iamonte nasceranno, dopo Demetrio, anche Saveria e Nunziatina.
Demetrio Mafrica impegnato al Palazzo regionale di Aosta nella sua attività politica
Con gli abitanti del villaggio natale e con i compagni Demetrio parla in patois, mentre a casa si parla il dialetto calabrese; solo a scuola, dal 1949, apprende l’italiano (e il francese). Nel 1951 la famiglia lascia Senin e si trasferisce ad Aosta, dove Demetrio frequenta le scuole elementari. Verificando i buoni risultati da lui ottenuti, i maestri convincono i genitori ad iscriverlo alla scuola media, anziché all’avviamento professionale (a cui essi lo avrebbero destinato). Dopo le medie, frequenta con brillanti risultati il liceo classico di Aosta, unico corso di studi del capoluogo che consenta l’accesso all’università. Dal 1962 al 1966 segue i corsi della Facoltà di Fisica dell’Università di Torino, a cui è iscritta anche la sua compagna di liceo Carla Micotti, che sposa nel settembre 1967.
Dal febbraio del 1967 inizia a insegnare matematica e fisica, impegnandosi contestualmente nel sindacato: dal 1968 al 1970 è il primo segretario regionale della CGIL-scuola. Nel 1970 si iscrive al Partito Comunista Italiano, per il quale è candidato nello stesso anno alle elezioni comunali di Aosta, risultando tra i primi eletti, e riveste l’incarico di assessore. La sua scelta politica è indubbiamente influenzata dalla sua provenienza sociale di figlio di immigrati calabresi, di condizione operaia: «I miei votavano Partito Comunista (e il fatto era considerato come naturale) e nell’ambiente in cui vivevo era molto sentita la spinta al miglioramento delle condizioni sociali e culturali delle fasce più povere e del mondo operaio», dichiarerà egli stesso.
Dal 1970 il suo impegno politico, motivato nel profondo dalle esperienze dell’infanzia e della giovinezza, si va progressivamente e costantemente accentuando: nel 1975, nuovamente rieletto in comune, vi assume il ruolo di capogruppo. Nel 1976 viene eletto segretario regionale del P. C. I.; candidato ed eletto alle elezioni regionali del 1978, nel 1981, lasciato l’impegno di segretario, assume il ruolo di capogruppo nell’assemblea regionale, dove sarà rieletto consigliere nel 1983, nel 1988 e nel 1993. Dal 1991, lasciato quello di capogruppo, ricopre l’incarico di assessore regionale all’Industria, Commercio e Artigianato (successivamente Industria, Artigianato ed Energia) che conserverà fino al 1998. In questa veste si impegna particolarmente e svolge un ruolo decisivo per mantenere in attività quella fabbrica, la Cogne, nella quale erano stati occupati fin dal loro arrivo in Valle gran parte dei suoi familiari.
Demetrio all’età in cui ha cominciato a sognare leggendo i fumetti
Lasciata la politica elettiva, prosegue intensamente la sua attività all’interno del partito dei Democratici della Sinistra, nel quale è considerato un punto di riferimento tanto autorevole quanto indispensabile. Muore ad Aosta il 23 gennaio 2005. Nel 2008 gli viene intitolato ad Aosta un circolo del Partito Democratico.
In una vita interamente spesa nella realizzazione dei valori della giustizia e della solidarietà umana, uno spazio autonomo riveste la passione per la letteratura popolare, in particolare per i fumetti, che Demetrio Mafrica colleziona con rara competenza e assiduità. Il Fondo di fumetti, libri per ragazzi, romanzi polizieschi e di fantascienza da lui raccolto, ammontante a circa 35.000 albi e volumi, è stato donato dalla vedova Carla Micotti alla Fondazione Sapegno, alla cui nascita e al cui sviluppo Demetrio Mafrica aveva contribuito nella sua veste politica e con personale interessamento.